Il caucciù, anche chiamato gomma naturale, si ottiene dal lattice dell'albero della gomma (Hevea brasiliensis). Il lattice viene estratto praticando dei tagli alla corteccia senza danneggiare il normale sviluppo della pianta che può vivere fino a 40 anni.

Il caucciù fino a pochi decenni fa rappresentava l'unico materiale gommoso ed elastico presente sul mercato. Il caucciù è un materiale molto sensibile ai cambiamenti di temperatura (in estate diventa morbido e in inverno diventa rigido), inoltre risulta sensibile anche alla luce diretta e il suo colore può variare nel tempo. Per stabilizzare la gomma naturale e renderla più durevole viene effettuato un processo di vulcanizzazione con zolfo. La vulcanizzazione fù introdotta nel 1840 e garantì la maggior diffusione della gomma naturale. Il caucciù è un materiale vivo che a fine ciclo è completamente biodegradabile.

Con l'avvento delle industrie chimiche negli anni '60 vennero introdotte sul mercato le gomme sintetiche. Le gomme sintetiche sono dei polimeri ottenuti da composizioni chimiche, differenti a seconda del loro utilizzo finale, vengono quindi prodotti in laboratorio e anch'essi vengono poi vulcanizzati. Le gomme sintetiche sono nate per imitare e sostituire quelle naturali abbassando i costi di produzione utilizzando un processo industriale su grande scala. Le gomme sintetiche sono molto durevoli nel tempo ma non sono biodegradabili.

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